Il presidente della Regione Veneto si è espresso a favore del suicidio assistito ammettendo che serve una nuova legge in merito.
Luca Zaia si è espresso a favore dei trattamenti di fine vita, una posizione sorprendente vista la vicinanza politica con la Lega. Il governatore della Regione Veneto, infatti, ha detto che: “È giusto che ci si doti di una legge, è una questione di civiltà“.
“Sono situazioni molto delicate – continua Zaia – parlo con molto rispetto per chi la pensa in un modo o nell’altro. Oggi c’è solo una sentenza della Corte costituzionale del 2019 che permette a un cittadino malato terminale che ha grossa sofferenza di poter chiedere che sia attivata una procedura seria“.
“Noi – conclude il governatore del Veneto – le richieste di questi pazienti non le gettiamo, penso che sia doveroso dare una risposta. Ritengo che la gestione del fine vita sia una libertà da garantire ai cittadini. È giusto che con civiltà ci si doti di una legge“.
“Zaia deve convincere il suo partito a seguirlo”
Le parole di Zaia hanno fatto molto scalpore, soprattutto per il partito che rappresenta. Alfredo Bazoli, capogruppo del Partito Democratico, ha invitato il governatore a trattare con la maggioranza di questo argomento: “Mi fa piacere che il presidente Zaia abbia dichiarato che è tempo di avere una legge sul suicidio assistito. Sono d’accordo con lui. Dopo la sentenza della Corte costituzionale che l’ha reso ammissibile pesa l’assenza di una cornice normativa uniforme, e ciascuna regione si arrangia come crede. Non è accettabile“.
“Mi auguro – prosegue Bazoli – che Zaia convinca anche il suo partito e la sua maggioranza al Senato, che da mesi stanno bloccando l’incardinamento e l’avvio di una discussione sulla nostra proposta di legge, che riprende integralmente il testo già approvato nella scorsa legislatura alla Camera“.